Amo il mio lavoro, amo far stare bene le persone e amo aiutarle a prendere consapevolezza della propria salute. L’Osteopatia è un connubio tra arte, scienza e anatomia. L’Equilibrio perfetto che consente al corpo di trovare comfort senza l’aiuto dei medicinali. La medicina osteopatica è un mondo a sè in cui tutte le parti del tuo corpo si relazionano tra loro e il suo obiettivo è quello di eliminare la causa che genera il sintomo di dolore.
Quanti movimenti possono fare le nostre mani ogni giorno?
Le mani sono la parte del corpo che utilizziamo di più: per lavorare, per scrivere, per cucinare, spostare oggetti, per guidare… ogni giorno le nostre mani sono continuamente in azione e, se sovraccaricate, possono infiammarsi e dar vita nei casi più gravi a tendiniti.
Come dice già la parola, la tendinite è un’infiammazione ai tendini, patologia spesso diffusa ed invalidante che si avverte nella zona del polso.
Il polso è la regione anatomica del corpo umano situata tra l’avambraccio e l’inizio della mano. Sostanzialmente è formato dalle estremità di radio e ulna da una parte, dal gruppo delle ossa carpali e metacarpali dall’altra.
Diversamente da quello che si può pensare, il polso è una parte molto delicata in cui si trovano elementi come le ossa, i legamenti, alcuni muscoli e i tendini che permettono la funzionalità motoria della mano.
I tendini del polso sono le terminazioni fibrose che, insieme ai tessuti connettivi, collegano i muscoli estensori e flessori alle ossa e alle dita della mano. Sono numericamente tanti e consentono il movimento del polso, della mano e delle dita in tutte le sue forme.
La guaina sinoviale riveste le ossa della mano, le ossa carpali, metacarpali e le falangi e ha la funzione di proteggere i tendini da traumi e incurvamenti scorretti grazie al liquido sinoviale, che ha la funzione di lubrificante.
L’infiammazione è un meccanismo di difesa dell’organismo che si attiva quando vi sono danni di varia natura a carico dei tessuti e che, a lungo andare, possono sfociare in condizioni più invalidanti, pertanto in casi estremi anche a richiedere interventi chirurgici.
Si definisce tendinite del polso il dolore causato da un’infiammazione tendinea.
Il polso è decisamente molto mobile ma ha poca muscolatura, per questo si possono formare facilmente compressioni strutturali e sovraccarichi che si esprimono come tendiniti, note anche come sindrome del tunnel carpale.
Si parla invece di tenosinovite quando ad infiammarsi è la guaina sinoviale. Un esempio pratico è la Sindrome di De Quervain, patologia infiammatoria che coinvolge per lo più la guaina che avvolge il tendine estensore breve e quello abduttore lungo del pollice e si presenta con dolori intensi alla base del pollice e sulla parte laterale del polso, in particolar modo durante i movimenti di presa o di rotazione.
La tendinopatia infine è un disturbo di natura infiammatoria ma degenerativa abbastanza dolorosa, talvolta invalidante fino a ridurre la qualità della vita anche nelle più semplici azioni quotidiane. Si manifesta per lo più con l’avanzare dell’età, per attività lavorative o sportive che sollecitano fortemente il polso o per patologie come il diabete, l’artrite reumatoide, l’artrosi o in presenza di articolazioni mal allineate.
Ad infiammare sono i continui sfregamenti del tendine contro i tessuti ossei vicini dovuti da movimenti ripetitivi e scorretti, da possibili lesioni, infortuni, traumi. Basti pensare ad esempio anche ad una banale caduta attutita appoggiando i palmi della mano che crea distorsione e compressione del polso.
Le cause del dolore al polso più frequenti sono la sovrasollecitazione dello stesso attraverso movimenti anche semplici ma fortemente ripetitivi come l’uso di mouse, tastiere, videogiochi, cellulari, ma anche per pesanti attività fisiche nelle quali il polso è particolarmente impegnato come durante l’azione del martellare, tagliare la legna, cucire, massaggiare, impastare, suonare al pianoforte etc…
I sintomi dolorosi più comuni si manifestano con arrossamento e calore della parte, gonfiore, debolezza del polso, riduzione parziale/totale della sua mobilità, dolore persistente alla base del pollice, blocco di una o più dita (dito “a scatto” o “a grilletto”), scricchiolio durante la rotazione del polso, formicolio, rigidità articolare mattutina e pulsazione notturna.
Per alleviare il dolore è opportuno:
Se si accusa una tendinite del polso in forma leggera tali accorgimenti potrebbero bastare.
Nelle forme più acute e croniche, nel caso in cui le terapie siano risultate inefficaci, diventa necessario indossare un tutore di supporto e poi affrontare l’intervento chirurgico per sistemare i tendini lesionati.
La diagnosi, le terapie e il percorso di cura sono proposte da un Medico esperto in Traumatologia a seguito di esami obiettivi e clinici, associati all’anamnesi del paziente.
In aiuto anche i trattamenti e le manovre osteopatiche che possono migliorare l’allineamento osseo e la vascolarizzazione della muscolatura e, di conseguenza, dei tendini coinvolti nell’infiammazione.
L’approccio osteopatico può essere un aiuto in quanto la maggior parte delle tendinopatie derivano da problemi di disfunzioni meccaniche; ad esempio per quanto riguarda il polso si valuterà a 360° l’intero arto superiore (gomito, spalla) e la zona cervico-dorsale.
L’Osteopata interviene sulle cause in modo totalmente naturale, si concentra sul drenaggio locale, sulla mobilizzazione delle articolazioni e dei legamenti e, quando serve, anche sui problemi di artrite, sulle lesioni sportive e sulle disfunzioni osteo-muscolari.
La figura dell’Osteopata lavora sull’origine della patologia e porta in equilibrio tutti i sistemi corporei (muscolo-scheletrico, cardio-circolatorio, digestivo, sensoriale, ecc.) agendo in maniera locale sull’infiammazione e in maniera periferica per sistemare la parte lesa, riportando il giusto equilibrio tra ossa, muscoli e legamenti.
Grazie ai miei consigli, d’ora in avanti, saprai riconoscere i diversi dolori al polso e saprai come intervenire prontamente in caso di bisogno.